domenica 22 aprile 2012

Volevo...potevo...dovevo.


Quando si arriva ad una certa età senza lavoro, ne figli e ne marito si pensa ancora di più al passato.A quello che avremmo potuto o dovuto fare.Si pensa che si é arrivati ad un punto dove si deve dare una svolta alla propria vita e si cerca di scegliere un eventuale marito tra gli uomini disponibili che si conoscono.Mi chiedo é voglia di svolta?O é paura di invecchiare da soli?Di arrivare in età molto avanzata senza sapere chi ci può accudire?La mente si affolla di tanti ma, se, però e ci si ritrova ancora più confusi.Da ragazzi non pensiamo tanto al futuro perchè essendo giovani crediamo di avere tutta la vita avanti, ma quando si arriva all' età della "maturità" tutto cambia.Il tempo sembra scorrere veloce e sembra che gli si stia dietro cercando di afferrarlo per farlo rallentare.Oggi poi é diventato tutto più difficile,il lavoro che é difficile da trovare, matrimoni che falliscono, innamorati che con la crisi tardano a dire il fatidico "si" sull' altare, l' affitto delle case che é salito alle stelle, tutte queste cose ti mettono in crisi e ti fanno star male al punto tale che se non sei malato te li senti comunque un malato e rischi di diventare un malato immaginario.Mi chiedo cosa faccia innescare tutto ciò, é il mondo che é cambiato o siamo noi che siamo cresciuti di "qualche anno" e abbiamo cambiato il nostro modo di vedere le cose e le persone che ci circondano?E' la nostra esperienza che abbiamo acquisito con l' età o il mondo é cambiato?Dobbiamo vivere alla giornata senza più progetti né sogni da realizzare?Di una cosa sono sicura.il passato e l' oggi inteso come giorno sono certi, ma il futuro é sempre stato un punto interrogativo e al giorno d' oggi lo é più che mai.

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